Italia scava nel terremoto
Centinaia i morti e migliaia sono i senzatetto; l’Abruzzo dei viticoltori ha avuto solo lievi danni.
I soccorritori cercano disperatamente attraverso le macerie di trovare i superstiti intrappolati da un devastante terremoto che ha colpito i primi di lunedì mattina. Le aziende vinicole in provincia sono state ad aiutare i loro vicini di casa, ma vivono ancora nella paura costante di scosse future.
I residenti si sono svegliati alle 3:34 di mattina di lunedì con un terremoto di misura 6,3 sulla scala Richter che ha colpito la regione. La pittoresca capitale, L’Aquila, ha sofferto i danni peggiori dalla distruzione, ma più di 26 comuni nella zona sono stati danneggiati. Centinaia gli edifici, molti di loro di interesse storico, sono crollati o subito pesanti danni, comprese le parti del locale cattedrale e due chiese.
“Mi sono svegliato sentendo il gatto”, ha detto Marcello Zaccagnini, proprietario della cantina Zaccagnini di Bolognano, 38 miglia a est da L’Aquila. “Ho pensato a prima che vi erano ladri in casa. Ma poi l’inferno…”.
Zaccagnini ha raccontato che due serbatoi di 80000 galloni in acciaio inox nella sua cantina si sono sollevati in aria, e quando sono atterrati, le loro gambe in acciaio si sono contorte, sgualcite. “Noi per non perdere una goccia di vino alla fine”, ha detto, “con la forza necessaria abbiamo sollevato i serbatoi di almeno 30 centimetri, è stato incredibile”.
Luigi Cataldi Madonna, proprietario della cantina Cataldi Madonna di Ofena, si è trovato vicino a perdere tutto ciò che aveva. Il terremoto ha capovolto tre serbatoi da 2600 galloni di acciaio inox. “Siamo stati fortunati come siamo riusciti a recuperare il vino”, ha detto Cataldi Madonna. “La nostra situazione si è rapidamente risolta, ma la morte e distruzione in giro per LAquila è un’altra storia.”
“Non abbiamo sofferto alcun danno”, ha detto Properzio Sabatino, proprietario della cantina La Valentina, che si trova 60 miglia a est da Aquila, vicino alla città costiera di Pescara. “Ma ci sentiamo sottoshock, anche a questa distanza e con una montagna tra di noi. Stiamo cercando di aiutare, con l’invio di acqua e cibo, ma ciò che manca è una risposta coordinata”.
L’attività sismica è comune in Italia, a cavallo diversi difetti, ma l’intensità di questo terremoto è stato raro. E ‘ stato il peggiore in Italia dato che una magnitudo 6,9 colpii Eboli, a sud di Napoli, nel 1980, uccidendo più di 2700 persone. Si sono avvertiti piccole oscillazioni dal mese di gennaio, portando alcuni sismologi ad avvertire di un eventuale terremoto.
“Nella nostra mente, ci stiamo chiedendo se è finita”, ha detto Zaccagnini. “C’è un sacco di gente che ha paura. E’ difficile da capire se non si è vissuto di prima persona”.
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